Un sistema editoriale vivace non può prescindere da una catena di distribuzione efficiente, dinamica, vicina al consumatore. Quando invece osserviamo il modello di rappresentazione e distribuzione dei giornali nelle nostre città, ci troviamo davanti a chiusure progressive di edicole e perdita di centralità di una filiera che non riesce più a interpretare i bisogni di questa epoca.
Partendo da queste analisi abbiamo proposto al Corriere della Sera di aprire un ragionamento su quella che abbiamo definito “L’edicola del futuro”, nella convinzione che il chiosco dei giornali non sia un luogo a fine vita ma semplicemente uno spazio bisognoso di evolversi per diventare più contemporaneo e attraente.
Il tema estetico è però solo un aspetto: al centro ci sono le persone, l’edicolante e chi questo luogo continua a frequentarlo. Creando un meccanismo virtuoso che parte dalla voglia di trovare un equilibrio tra la tattilità della comunicazione tradizionale e l’intangibilità di quella web, per arrivare ad avere un oggetto identitario nel paesaggio urbano, nuovo fulcro di aggregazione. Per dare alla filiera editoriale e al sistema di distribuzione dei giornali dei nuovi luoghi attraverso cui sviluppare il proprio dialogo con il pubblico. Restituendo alle edicole una rinnovata centralità nelle nostre città.
Prima manifestazione di questo progetto è stata una tavola rotonda, organizzata presso il Corriere della Sera, che ha raccolto una pluralità di opinioni e contributi intellettuali per definire i confini, le aree di criticità e le opportunità connesse ad un nuovo disegno delle edicole come volano per un rinnovato rapporto tra stampa e pubblico. La tavola rotonda ha visto la presenza di Francesco Morace, Sociologo, direttore Future Concept Lab; Stefano Baia Curioni, Economista, Università Luigi Bocconi; Barbara Stefanelli, Vice Direttore Vicario Corriere della Sera; Silvia Nani, Giornalista, Corriere della Sera; Luca Molinari, Critico dell’Architettura; Alessandro Cannavò, responsabile della redazione Eventi/Speciali Corriere della Sera; Nemo Monti, autore e coordinatore del progetto.
Coronamento dell’iniziativa è stato l’avvio di un concorso di progettazione, sotto la curatela di Luca Molinari Studio, a cui hanno aderito sette studi internazionali, per ripensare la tradizionale edicola, nella forma, ma anche nella sua relazione con lo spazio urbano e con i servizi offerti al pubblico: Edge Design Studio – Gary Chang; El Equipo Mazzanti; Embt – Benedetta Tagliabue; Fabio Novembre Studio; Gambardella Architetti; Lina Ghotmeh Architecture; Matali Crasset.
Per questo progetto abbiamo creato il concept, seguendo le diverse fasi operative che hanno portato alla realizzazione della tavola rotonda prima e del concorso poi. Abbiamo creato lo storytelling, gestito le attività di content creation, ufficio stampa e PR.
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