Il rapporto tra designer e brand è sempre un meccanismo di sottile appropriazione culturale, nel quale due storie si incontrano per generare nuovi segni fatti di idee e materia modellata. Indagare il senso di quegli incontri è una maniera affascinante di dare profondità al risultato di quella ricerca di senso.
Per Pianca abbiamo costruito una serie di espedienti narrativi dedicati proprio a svelare e rendere visibile la parte sommersa del lavoro che l’azienda veneta svolgeva nel suo incessante dialogo con i creativi.
Uno di questi episodi ha visto come protagonista il designer francese Philippe Tabet, che per presentare i nuovi prodotti disegnati per Pianca si fece curatore di un allestimento onirico al centro del quale erano posti il letto Rada, la poltrona Fushimi Lounge e i contenitori per la zona notte Nota.
Un racconto per parti metteva in scena nello spazio i rimandi orientali e i tratti fluidi dei prodotti di Tabet come in una visione, facendoli apparire sospesi, avvolti da nuvole grafiche e toni fumè. I visitatori erano portati alla scoperta della sensibilità estetica e narrativa di un designer, delle sue idee e dello stile pulito proprio dei suoi progetti.
Per questo progetto abbiamo coordinato l’intero processo narrativo, i rapporti con la stampa, il press day e la produzione del documento di video storytelling dedicato a trasportare le parole di Tabet ad un pubblico più largo.